Questa settimana cari Dressupperz cambio di rotta, direzione Malesia, entriamo in punta di piedi in un luogo dal fascino indiscusso che ha ispirato scrittori, romanzieri e anche il nostro outsider della settimana: Rahul Mashra. Il giovane stilista che ha sorpreso ed affascinato i nomi più importanti del fashion system, durante la settimana della moda parigina, crea i suoi abiti raccontando una storia, la sua e quella dei tessuti che utilizza.
Rahul, classe 1979, nel giro di qualche anno è passato con nonchalance da una laurea in fisica ad una in fashion design e dopo aver calcato la scena indiana degli Emerging Designers, è stato il primo Designer non europeo a vincere la prestigiosa borsa di studio presso l’Istituto Marangoni di Milano; nel 2011 ha anche realizzato un film documentario sui telai a mano in India per il National Geographic Channel, dove viene presentato il suo approccio alla ricerca e alla sperimentazione e recentemente è stato anche proclamato vincitore dell’International Woolmark Prize.
Una strada in salita per lui ricca di successi, ricca come le sue collezioni, abiti che esprimono la parte naturale della sua cultura, l’artigianalità che da vita ad un design sostenibile, ricami che si ispirano alla tradizione indiana fatta di grande sartorialità; un approccio delicato in un percorso etico.
Il culto del bello e dell’equilibrio perfetto tra geometria e fiori, tra colori caldi e freddi, tra poesia e manualità, alternanza perfetta di struttura e morbidezza.
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