NON I SOLITI FIORI

Il Festivàl è finito, ne abbiamo viste e sentite tante, canzoni, critiche, pianti e smentite...
Ma Sanremo si sà, non è solo fatta di canzoni o canzonette, protagonista quest'anno è stata anche la moda, look sobri, eccentrici ed imbarazzanti, quest'anno nessuna farfallina svolazzante ma tante pupe in attesa di prendere il volo.

C’è chi ha cambiato look ogni sera e chi invece è rimasto fedele a un solo stilista, anche se vestire grandi nomi, non sempre garantisce un figurone ... (vedi Emma Marrone)



Grandi nomi come quello poco conosciuto (rispetto ad altri) di Daniele Carlotta che, con la sua arte, ha cercato di rappresentare la grinta e la determinazione di Arisa;Lui trent'anni appena, è un fashion designer siciliano figlio di una tra le più conosciute commercianti di tessuti pregiati degli anni’80,da cui prende il senso del gusto e dell’ eleganza
,cresciuto allo IED di Milano e poi a Roma, crea i suoi capi per mettere in risalto la forza e la decisione del carattere di ogni donna,mascherando e lasciando sullo sfondo la fragilità e la delicatezza,tutti gli outfit di Arisa,portano la sua firma, certo è che hanno raccolto molte critiche,purtroppo Arisa non indossa la 38/40 e i capi non erano di "Chanel"o "G.Armani",altrimenti il successo era garantito!! Pochi hanno capito il messaggio lanciato dal giovane stilista,che ha cercato di riavvicinare la gente alla moda,per far capire che non è una cosa troppo esclusiva per creature algide e filiformi,dimostrando come chiunque,possa tranquillamente indossare abiti da passerella e risultare bellissima.






Messaggio diverso, quello dell'altro grande stilista, anche lui poco noto e molto giovane (rispetto ad altri) che ha vestito Anna Tatangelo, stiamo parlando di Francesco Paolo Salerno, che a 20 anni lascia la Puglia per dedicarsi completamente alla moda e alla ricerca, con una laurea allo IED ha arricchito la sua formazione collaborando con prestigiose sartorie romane, apprendendo e recuperando il “saper fare“ tipico e unico dei maestri italiani; Per lui la donna è una dea moderna, sensualità incarnata, vero e proprio oggetto di dedizione, tutto questo lo ha mostrato vestendo Anna Tatangelo, sinuosità, semplicità ed eleganza.







E poi, non possiamo non citare, Albino D'amato giovane promessa della moda, che ha vestito Malika Ayane nell'ultima puntata, cresciuto nello stesso quartiere capitolino di Valentino Garavani , di ritorno da scuola (a 13anni) spesso lasciava bozze di moda nella cassetta della posta del Couturier, che a quel tempo gli consigliava di fare esperienza e di frequentare una scuola di moda, così si è dedicato prima all'architettura poi al design industriale e per finire all'Ecole de la Chambre Syndicale de la Couture; Grazie alla sua preparazione eterogenea e al suo talento naturale per il disegno, ha collaborato con Maison prestigiose, le sue linee sono sobrie, il suo stile radicale rende omaggio al passato senza nostalgia, ispirandosi al Design e la Couture degli anni 60 ... Misticismo, modernità  e romanticismo si combinano donando a Malika un'allure di grande effetto.




Entrano nella lista degli Outsider di Sanremo altri tre brand, fuori dalle Top-Couture, in ordine alfabetico: 

Cori Amenta  che ha realizzato le meravigliose scarpe indossate Anna Tatangelo ed Emma Marrone, calzature chic, molto femminili ma allo stesso tempo adatte a donne decise che vogliono affermare la propria personalità, tutto completamente MADE IN ITALY.

Mia's  - accessori importanti, sulle mani di Moreno e Chiara Galiazzo

PnP (A Piedi Nudi nel Parco) - brand Fiorentino che ha vestito Irene Grandi, con una mise davvero originale, che le regalato un look graffiante, da angelo nero (solo nell'ultima serata)

Tutto questo e molto altro ... "Perchè Sanremo è Sanremo" ;)

The Dressupper 

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