Il tradizionalista minimale

Oggi, per la rubrica Moda - Fashion Outsider, iniziamo la nostra storia al contrario, prima vi diremo “cosa fatto e cosa fa” e poi vi riveleremo il nome del Designer della settimana!

La sua carriera è lunga e ha inizio nel Regno Unito con una laurea in Art & Fashion Design al Berkshire College,  poi c’è stata una lunga parentesi in un negozio di abbigliamento dove ha lavorato come semplice commesso… successivamente un po’ di gavetta e il grande spirito di iniziativa che lo contraddistingue,  gli ha permesso di diventare assistente stylist, qualche anno dopo è arrivata l’Italia, un amore a prima vista con Donatella Versace e  il ruolo di stylist nella “scuola” del lusso, dell’ eleganza e della funzionalità Made in Italy.


Questa è una storia che ci insegna a credere nei sogni e nel destino, coltivando passioni ed idee… oggi parliamo delle collezione di un Fashion Outsider che è partito dal punto più basso del Fashion System, per arrivare in alto, proprio dove pochi sono riusciti, avendo poi il coraggio di mollare tutto, reinventarsi, promuoversi ed aggiudicarsi anche un titolo abbastanza ambito, trionfando alla 11esima edizione del concorso “Who is on next?” con la Collection One – Primary. (scusate se è poco!)


Il “nostro” stilista, sperimenta uno stile casual, fortemente contaminato dal purismo post bellico degli anni ’50, unisce i tessuti e li sovrappone, accoppia la pelle al cashmere, il jersey alla rete sportiva e alla lana, sfuma i confini ed unisce l’uomo alla donna, nei tagli e nelle linee, in una palette di colori che passa dal nero al rosso e al bianco, fino al nude, all’azzurro e al giallo pastello.



Capi dal forte impatto visivo, netto, intenso, puro, dove i volumi  distraggono  penetrando le costruzioni tradizionali, in un’armonia intelligente di elementi attuali della “street culture” con il “sartorialmente-contemporaneo”, un sofisticato nuovo modo di vestire  l’uomo e la donna,  che trascende nell’idea del non-genere, sperimentazione di una libertà anche di pensiero.

Tutto questo è Lee Wood e il suo brand L72.



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