NIKO ROMITO, UNA BANDIERA DELL'ABRUZZO CHE VINCE


Sin dall'inizio ha creduto nel Suo territorio, è da qui che è partito, e' qui che ha scelto di restare e sempre da qui che vuole continuare e porta il nome dell'Abruzzo sempre in alto. Non ancora quarantenne, da poco è entrato nell'olimpo degli chef conquistando la terza stella Michelin nell'edizione 2014 della celebre "rossa", la Guida più attesa dagli chef di tutto il mondo, stiamo parlando di Niko Romito, chef del ristorante "Reale" di Castel di Sangro, che ha raggiunto il prestigioso traguardo rimanendo fedele alla propria filosofia gastronomica e, soprattutto, al proprio territorio. 




Più che un percorso in crescita, quella del talentuoso chef abruzzese è stata un'ascesa inarrestabile. Dal 2000 Niko Romito gestisce, con la sorella Cristiana (premiata nel 2012 come Miglior Maitre Italiana per la Guida Identità Golose), il ristorante Reale a Rivisondoli. Nel 2007 conquista la prima stella Michelin, nel 2009 la seconda. Ai vertici di tutte le guide gastronomiche italiane. Vanta consulenze e relazioni in importanti convegni a livello internazionale. Poi nel 2011 si sposta solo di pochi chilometri, da Rivisondoli a Castel di Sangro, splendido borgo medioevale arroccato sulla Majella, in un ex convento del XVI secolo finemente restaurato da due giovani architetti abruzzesi, con il nuovo Reale di Castel di Sangro possiamo definire un nuovo concetto di involucro del proporre l’attività di ristorazione. Semplice, diretto, accogliente, contemporaneo, radicato e rispettoso del territorio, qui, nel monastero cinquecentesco ha trovato posto il ristorante gourmet di soli sei tavoli e accanto, nel 2012 è sorta, la scuola di alta gastronomia Niko Romito Formazione, la scuola di alta formazione gastronomica riconosciuta anche dalla regione Abruzzo, e in collaborazione con l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (UNISG).




Casadonna è un luogo straordinario , che sta diventando sempre più meta e sempre più simbolo dell’Abruzzo. Un vecchio convento diventato polo d’eccellenza per il gusto , per la cultura , per la formazione , per il design per l’arte e l’architettura. Lo scontro è forte dietro maestosa la giogaia ,davanti il monastero con i suoi misteri , le sue incognite nuove e passate , di questo volume che altro non spera che mostrarsi e rendersi padrone del luogo dove nasce.

Casadonna è un continuo ossimoro , un contrasto continuo tra antico e contemporaneo , tra etereo e concreto , tra elegante e povero , tra curve e linee , tra fine e massiccio , tra innovazione e tradizione , C’è comunque la voglia di dialogare con “ la natura” : gli alberi sulla piazza , il roseto , l’Ippocastano , l’orto botanico , il frutteto , la vigna d’altura , e la volontà di avere nel contempo elementi moderni fatti di cemento, d’acciaio e plastica , disegnati secondo un design e un gusto contemporaneo .



L’involucro mantiene la sua primordiale natura attraverso l’uso del sasso , della pietra , del legno e del mattone ma dentro acquista una propria identità e personalità creando una sensazione di essenzialità e geometria , una scansione aperta e fluida , una trama di pieni e di vuoti.

Luogo centrale dell’intera struttura è la piazza , sulla piazza si affacciano la boutique ( un piccolo negozio dove Niko e i suoi ragazzi mostrano e vendono i propri prodotti ), le stanze (sei stanze minimali , sobrie ma fortemente contemporanee dove il passato dialoga continuamente con il presente  , il design d’autore si relazione con intonaci contusi , vecchi pavimenti in pietra ed antiche porte) l’ingresso al ristorante , la cantina , la scuola di formazione.
La piazza è concepita come un’enorme piattaforma di legno , il grande palcoscenico del teatro Reale dove la scenografia la fa la natura e lo sfondo Casadonna .






Tre mesi fa apre Spazio un ristorante-laboratorio nel quale gli studenti della scuola completano il loro percorso formativo. In questi giorni , poi per tutti è facile riconoscere Casadonna nello spot tv del celebre cioccolatino Ferrero Rocher , proprio il nuovo spot intitolato non a caso "Assapora la bellezza"  e diretto dal regista Luca Guadagnino  è ambientato tra i vigneti e le mura dell’ex monastero. E ancora, ultimo progetto in ordine di tempo ma non di importanza , le video ricette di Unforketable.



Niko Romito incarna perfettamente l'immagine del giovane autodidatta capace di pensare alla cucina come ad un progetto complessivo fatto di identità, tavola, ricerca, studio e formazione proiettato in un panorama internazionale. Fino a ieri 104, oggi, con l'ingresso del Reale, i ristoranti con tre stelle nel mondo diventano 105, 8 in Italia, ed il primo in Abruzzo ad ottenere questo grande riconoscimento, e tutti questi numeri vanno ad aggiungersi ai traguardi di questo grande Chef: 3 Forchette del Gambero Rosso, il titolo di migliore chef d’Italia per la guida Identità Golose, i lusinghieri giudizi numerici dell’Espresso (19/20) e del Gambero Rosso (92/100) ed il recente Trofeo Galvanina come chef dell’anno 2013.
Che dire ... NIKO SEI IL NOSTRO ORGOGLIO !!!

di Giorgia Valentini www.ristorantereale.it www.casadonna.it
www.nikoromitoformazione.it


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